Filtro d’Amore
Questo spettacolo contiene per noi tre scommesse.
La prima è quella di fare i burattini considerandoli uno spettacolo popolare per tutti, quindi non solo per i bambini. Abbiamo lavorato costruendo una trama tipica da commedia: ironia, equivoci e comica irriverenza. Su questa trama abbiamo inserito con leggerezza azioni e duetti che consentano anche ai più piccoli di divertirsi, le bastonate non mancano!
La seconda, che forse è la più importante, è quella di fare un vero musical! Insomma non è che abbiamo aggiunto due o tre musichette ma ci siamo affidati ad un compositore e ad un paroliere per affidare alle canzoni il senso dello spettacolo. Risultato? Metà dello spettacolo è cantato!
La terza scommessa, attorno alla quale giriamo da anni, è quella di utilizzare non i soliti personaggi senza storia e senza tempo della burattineria, come re draghi e principesse, ma dei personaggi attuali.
Il problema è che quando si tratta di quotidianità spesso svanisce la voglia di ridere e ci si ritrova con i soliti problemi che ci affliggono: secondo noi invece i burattini devono far ridere! Questa è la loro ragione di esistere!
Stringendo: il protagonista della nostra storia è uno di quei ragazzi con la pelle nera che offre accendini e calzetti per le nostre strade, fa il suo lavoro, ride e fa ridere senza perdere il suo modo di essere e senza diventare un novello zio Tom.
Ultima nota: le canzoni. Abbiamo fatto un grosso sforzo produttivo per sostituire le necessarie parti di pura parola con delle canzoni. Avevamo già sperimentato questa tecnica in un unico punto di un precedente spettacolo: ci siamo trovati bene, il pubblico ha gradito e così stavolta le canzoni sono tante!
Testi delle canzoni: Leonardo Barucca. Musiche originali: Alessandro Castriota.